Gli Esclusi. Owen JonesЧитать онлайн книгу.
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GLI ESCLUSI
Il Divertente Racconto Di Una Famiglia Di Vampiri Contemporanea
Autore
Owen Jones
Tradotto da
Caterina Magnanelli
Copyright Owen Jones, 14 diciembre 2020
Il diritto di Owen Jones di essere identificato come l'autore di questa opera è stato asserito in conformità alle sezioni 77 e 78 del Copyright Designs and Patents Act 1988. Il diritto morale dell'autore è stato asserito.
In questo romanzo di fantasia i personaggi e gli eventi narrati, a eccezione chiaramente di quelli di dominio pubblico, sono fittizi e ogni somiglianza con persone reali, viventi o decedute, è puramente casuale.
Pubblicato da Megan Publishing Service
http://meganthemisconception.com
Tutti i diritti sono riservati
Titolo dell’originale inglese:
THE DISALLOWED
A Humorous Tale of a Contemporary Vampire Family
1 DEDICA
Questo libro è dedicato ai miei amici Lord David Prosser e Murray Bromley, che nel 2013 hanno aiutato me e la mia famiglia thailandese più di quello che possano immaginare.
Il Karma ripagherà tutti allo stesso modo.
1 INDICE
1 Il Malanno Del Signor Lee
2 Il Dilemma della Famiglia Lee
3 Heng Il Pee Pob
4 Verso La Guarigione
5 È Un Uomo? È Un Uccello? No! È Heng!
6 Heng Torna Al Lavoro
7 Heng Amplia La Sua Dieta
8 Esperimenti
9 Ospiti
10 Un Nuovo Business Familiare
11 Un Sentiero Per Gli Hippy
12 Un Giorno Di Pausa
13 Bat Man e Bat Girl
14 La Comunità Di Pipistrelli Cresce
15 Il Primo Consiglio Di Pipistrelli
Glossario
L’Autore
Il Giglio Tigre Lily di Bangkok
1 Contatti:
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1 1. IL MALANNO DEL SIGNOR LEE
Il Signor Lee o, come conosciuto da quelle parti, il Vecchio Lee, da qualche settimana si sentiva strano e, siccome la comunità era piccola e isolata, tutti se ne erano accorti. Aveva sentito il parere del dottore locale, uno di quelli di vecchio stampo non di quelli moderni laureati in medicina, il quale gli aveva confermato che la temperatura corporea non era nella norma, perché c’era qualcosa nel sangue che non andava.
La donna, la Sciamana locale, nonché zia del Signor Lee, non era ancora certa della causa, ma gli promise che, se le avesse lasciato qualche campione da poter studiare, l’avrebbe scoperta nel giro di ventiquattr’ore e che poi lo avrebbe mandato a chiamare. La Sciamana gli porse un ciuffetto di muschio e una pietra.
Lee sapeva cosa fare, perché lo aveva fatto altre volte; così urinò sul muschio e sputò tutta la saliva che aveva in bocca sulla pietra. Li restituì con fare solenne alla donna che, facendo attenzione a non toccarli con le mani nude per non contaminarli, li avvolse separatamente in foglie di banano per preservarne l’umidità il più a lungo possibile.
“Diamogli un giorno per marcire ed essiccare, poi li studierò attentamente e cercherò di capire cosa c’è che non va in te”.
“Grazie, Zia Da, anzi, Sciamana Da. Aspetterò con ansia la tua chiamata e verrò qui immediatamente”.
“Aspetta qui, figliolo, non ho ancora finito con te”.
Da si girò e prese un barattolo in terracotta dallo scaffale dietro di sé. Lo stappò, prese due bocconi e sputò l’ultimo addosso al Vecchio Lee. Mentre Da innalzava un canto di preghiera ai suoi dei, il Signor Lee pensò che la zia si era dimenticata di dargli una pulita: odiava che qualcuno gli sputasse addosso, specialmente se quel qualcuno erano vecchie donne con denti marci.
“L’alcol spray e la preghiera ti aiuteranno ad andare avanti finché non riusciremo a sistemarti come si deve”, gli garantì.
La Sciamana Da si alzò dalla posizione del loto che aveva assunto sul terreno del suo santuario medico, mise un braccio attorno alle spalle del nipote e lo accompagnò fuori mentre si rollava una sigaretta.
Una volta usciti, la accese e aspirò profondamente lasciando che il fumo le riempisse i polmoni. “Come stanno tua moglie e i tuoi adorabili figli?”
“Oh, loro stanno bene, Zia Da, ma sono un po’ preoccupati per la mia salute. Ultimamente mi sento un po’ malandato e, come ben sai, in vita mia non sono mai stato male”.
“No, noi Lee siamo molto forti. Tuo padre, il mio caro fratello, sarebbe ancora in formissima se non fosse morto di influenza. Era forte come un bisonte. Tu hai preso da lui, ma a lui non hanno mai sparato. Penso che ciò che ti ha indebolito sia stata la pallottola di quello Yankee”.
Avevano avuto questa discussione un sacco di volte, ma Lee non era mai riuscito a vincerla, così annuì semplicemente, allungò a sua zia un Baht da cinquanta e prese la via di casa, la sua fattoria, che si trovava a circa un centinaio di metri fuori del villaggio.
Si sentiva già meglio, così aumentò il passo per dimostrarlo a tutti.
Il Vecchio Lee riponeva piena fiducia nella sua vecchia Zia Da, come tutti i membri della comunità, un piccolo villaggio di circa cinquecento case e qualche dozzina di fattorie intorno ad esso. Sua Zia Da aveva preso il posto di Sciamano del villaggio quando lui era ancora un bambino e c’erano solo poche persone che ricordavano quello precedente. Anche loro non avevano mai avuto un medico qualificato.
Ciò non significava che gli abitanti del villaggio non potessero andare da un vero dottore, ma questi erano pochi e lontani: il medico ufficiale più vicino si trovava ‘in città’, quindi a settantacinque chilometri da lì, e non c’erano autobus, taxi o treni tra le montagne in cui vivevano, nel punto più remoto a nord-est della Thailandia. Inoltre, i dottori erano cari e prescrivevano medicine costose, e si riteneva che ci guadagnassero commissioni molto alte. C’era una clinica anche qualche villaggio più in là, ma l’unico personale di cui era fornita era un’infermiera full-time e un medico part-time che lavorava un giorno ogni due settimane.
Gli abitanti del villaggio come il Signor Lee pensavano che questi specialisti probabilmente andavano bene per i ricchi abitanti di città, ma non erano molto utili a quelli come loro. Come poteva un contadino assentarsi per un giorno intero e assumere qualcuno con una macchina per andare in città da un