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I Puritani di Scozia, vol. 2. Вальтер СкоттЧитать онлайн книгу.

I Puritani di Scozia, vol. 2 - Вальтер Скотт


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itani di Scozia, vol. 2

      CAPITOLO PRIMO

      »Cresce il fragor dell'armi e d'ogni loco

      »S'affoltan de' monticoli i drappelli,

      »Che ciechi d'ira de' moschetti il foco

      »Sfidan con vanghe e rustici randelli.»

Hudibras.

      Il giovine Graham scese dalla montagna facendo sventolare quella bandiera, di cui non havvi oste inviperita che non rispetti il colore. Gli tenea dietro un trombetta. Ei vide allora distaccarsi dai due fianchi del picciolo esercito presbiteriano cinque o sei uomini a cavallo che, prima unitisi al centro, presero insieme la dirittura del fossato. Avviatosi parimente ver quella banda, si trovò a poca distanza dalla riva opposta. Le due parti tenean gli occhi fisi l'una su l'altra, e senza dubbio entrambe desideravano che il parlamento al quale accigneansi prevenise la sanguinosa lotta imminente.

      Allorchè Graham si trovò a petto degli uomini a cavallo mossigli incontro, ordinò al trombetta desse il segno solito ad indicare che si domanda un colloquio. Non avendo i sommossi alcun strumento di musica militare a fin di rispondergli, un d'essi fece qualche passo innanzi chiedendo in aspro tuono al Reale a qual fine s'innoltrasse verso le loro file.

      »Per intimarvi, rispose Graham, a nome del re, del Consiglio privato di Scozia e del colonnello Graham di Claverhouse di mettere abbasso l'armi e tostamente di andarvene ognuno alle vostre case.»

      »Ritorna ai tuoi commettenti; dì ad essi come fin d'allor quando Carlo Stuardo, da voi altri chiamato re, fu spergiuro ai giuramenti che a noi lo obbligavano, noi ci teniamo sciolti da quelli che ne univano a lui; che noi non riconosciamo più la sua autorità; che abbiam prese l'armi per vendicare i mali da lui fatti alla patria ed alla chiesa; che la nostra forza viene dall'alto, e che i nostri fratelli e i nostri predicatori, vittime da voi sagrificate al martirio…»

      »Sono inutili tutti questi preamboli; rispondetemi strettamente. Volete mettere a basso le armi, e disunirvi con promessa di perdono generale… fuorchè però agli assassini dell'arcivescovo di S. Andrea?..

      »Ebbene, in una sola parola: no. Noi abbiam prese l'armi per la buona causa, nè le dimetteremo finch'ella non abbia, se ci assiste l'Altissimo, trionfato.»

      »Non vi nomate voi Balfour di Burley?» gli chiese Graham, che in questo mezzo avea confrontati i lineamenti dell'uomo cui favellava, coi contrassegni trasmessine per ogni dove.

      »E quand'anche mi nomassi Balfour di Burley, qual cosa avresti tu a dirgli?»

      »Che essendo egli escluso dal perdono ch'io sono incaricato d'offerirgli, non sono spedito a negoziar seco lui.»

      »Sei ancor giovine, amico mio, e quindi assai novizio nel tuo mestiere. Altrimenti sapresti che non è lecito negoziare con un esercito se non se pel canale de' capi dello stesso esercito, e che chi si comporta diversamente perde il diritto a' suoi salvocondotti.»

      Così parlando afferrò la sua carabina volgendone la punta contro Graham.

      »Le minacce d'un assassino non faran sì ch'io non adempisca il mio debito. – Brava gente, si fece indi a promulgare alzando la voce. Perdono generale se deponete le armi!..»

      »T'ho avvertito» aggiunse Burley, mettendosi l'arme alla guancia.

      »Eccetto continuava Graham, per coloro…»

      »Dio abbia misericordia dell'anima tua!» sclamò allora Burley, e fe' scattare il grilletto della carabina.

      Fu mortale il colpo. Graham cadde da cavallo. »Povera madre mia!» furono le sole parole che articolò, nè più aperse gli occhi. Il trombetta che lo accompagnava si diè tosto a fuggire alla volta del suo reggimento e il cavallo del defunto il seguì.

      »Che faceste?» chiese a Burley uno dei suoi compagni.

      »Il mio dovere, con feroce tuono questi rispose. Samuel forse risparmiò Agag? Che un di costoro venga adesso a favellarne di perdono.»

      Claverhouse vide la caduta del suo nipote, e volgendo ad Evandale un'occhiata nunzia di tal commozione che non saprebbe esprimersi con parole: »Voi lo vedete!» gli disse; indi i lineamenti di lui si composero tantosto alla ordinaria loro serenità.

      »Lo vendicherò, o morrò» aggiunse in appresso queste parole; poi spronando il cavallo scese di gran galoppo dalla montagna, seguitato da tutta la compagnia, e da molti amici del defunto, fra' quali ciascuno voleva essere primo ad assalire il nemico.

      »Alto là! sclamò Claverhouse. Alto là! Questa foga sarà la nostra rovina.» Ma tutta la prima linea di già era partita. Mettendosi colla sciabola alla mano dinanzi al secondo corpo del reggimento, soltanto a furia di minacce e preghiere pervenne a distorlo dal seguire un esempio sì pernicioso.

      Non appena li vide tornati alla subordinazione. »Allan, disse volgendosi al maggiore, conducete di passo la seconda linea verso la falda della montagna, affinchè soccorra lord Evandale che sta per abbisognare assai di soccorso. – Bothwell tu sei un diavolo, coraggioso, intraprendente…»

      »Sì, sì! borbottò tra i denti Bothwell, in questo momento ve ne accorgete.»

      »Prendi venti uomini al tuo comando, cerca di girare attorno la palude, e assali di fianco il nemico intantochè noi lo combatteremo di fronte.»

      Bothwell partì sull'istante per eseguire un tale comando.

      Intanto lo squadrone comandato da lord Evandale, sceso con troppo impeto ne' bassi luoghi, non tardò a trovare impacci che al suo progredire opponea la natura stessa del sito; specie di fangosa palude, per mezzo a cui i cavalli non potevano camminare. Chi fra i cavalieri facea non ostante ogni sforzo per andar più avanti all'indirittura della fossa, chi si traeva più a' fianchi, tutti sperando di aggiugnere finalmente un più fermo suolo. Ma non appena si trovarono a gittata d'archibuso, il trarre de' Puritani fe' cadere una ventina di loro, cosa che aumentò grandemente lo scompiglio in cui si trovavano.

      Intanto lord Evandale, animando col proprio esempio un drappello eletto de' suoi uomini a cavallo, trovò modo di varcare il fossato, ma tocca appena l'altra sponda, ebbe a sostenere l'impeto di tutta la banda sinistra della cavalleria de' Puritani, i quali s'infiammarono di nuovo coraggio in veggendo quanto fosse poca la truppa che il lord conduceva, e piombando con furore sovr'essa sclamavano: »Morte ai Filistei! Pera Dagone, e seco i suoi adoratori!»

      Il giovane capitano si difese a guisa di lione, ma uccisi erano per la maggior parte que' che il seguirono, e tal destino avrebbe corso egli pure, se Claverhouse giunto allora col restante del reggimento al primo orlo della fossa non avesse ordinato un fuoco, sostenuto con tanta maestria contro i nemici che finalmente incominciarono a piegare; momento di cui profittò Evandale per ricongiugnersi insieme ai pochissimi che gli rimanevano col colonnello.

      Benchè questa fazione operata da Claverhouse avesse cagionata una grave perdita nelle truppe de' Puritani, i capi delle medesime comprendevano cionnullameno il vantaggio che aveano e di numero e di sito, nè dubitavano che il coraggio e la perseveranza alla lunga non dessero loro una infallibil vittoria. Essi pertanto trascorsero le file de' lor soldati, le riordinarono, gli esortarono a tenersi ferme, e soprattutto a non cessare dal trarre sul reggimento reale.

      Claverhouse sperimentò a più riprese il guado della fossa, onde potere dar battaglia sopra terreno meno svantaggioso, ma gli fu impossibile aggiugnere questa meta.

      »Converrà pensare alla ritirata, diss'egli a lord Evandale, semprechè non ci sia propizia la diversione cui si è accinto Bothwell. Mentre ne aspettiamo l'effetto, ordinate un moto retrogrado fintantochè i nostri sien fuor di gittata degli archibusi nemici, e mettete dietro le macchie i cacciatori con ordine di tribolare e dar faccende ai ribelli.»

      Le quali cose essendo state eseguite, il colonnello aspettava ansiosamente l'istante, che Bothwell incominciasse l'assalto a fine di rinnovellarlo egli pure nel tempo medesimo. Ma Bothwell parimente incontrò per parte sua gravissime difficoltà; la fazione ch'egli eseguiva non ingannò l'antiveggenza di Burley, che una fazion simile ordinò al suo corpo di cavalleria dell'ala diritta in guisa che quando il sergente ebbe fatto il giro della palude e attraversato un ruscello che era di mezzo, si trovò a petto d'una forza nemica tre volte più numerosa della sua. Ma l'inaspettato ostacolo non atterrì l'uom coraggioso.

      »Avanti,


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