I Mostri Nel Buio. Rebekah LewisЧитать онлайн книгу.
elettrica vicino alla sedia.
Cinque minuti dopo, Maddy aprì il motore di ricerca e fissò assente il cursore lampeggiante nella barra di testo. “Questa cosa è da stupidi”, borbottò. Che si aspettava di trovare? Queste cose succedono nei film o nei libri, non nella vita vera.
Devo tentare.
Sospirò e scrisse: Mostro sotto al letto si rivela.
Migliaia di potenziali risultati apparvero sullo schermo e sospirò. Scorrendo i primi risultati, li bollò immediatamente come film in programmazione e collegamenti per l’acquisto di libri per bambini e dell’orrore. Dopo circa quattro pagine, però, si fermò e osservò silenziosa la pagina.
I mostri nel buio. Cosa succede quando rimangono con voi in età adulta senza l’intenzione di abbandonarvi. Potrebbe non piacervi il motivo.
Sbuffando, cliccò due volte sul link e allungò la mano verso la tazza per prendere un sorso di caffè. Di certo non poteva essere peg…
Maddy si strozzò con la bevanda mentre la mente turbinava attorno alle parole che le erano apparse. Era stata troppo rapida a cliccare su quel link. Chiaramente era tutto frutto della fantasia di qualcuno.
Si ritiene che i Dökkálfar, gli elfi oscuri in Antico Nordico, abitino uno dei nove mondi mitici collegati tra loro tramite l’Yggdrasil, l’albero della vita. Il mondo degli elfi oscuri si chiama Svartalfheim e l’unica luce proviene dai cristalli luminescenti all’interno delle caverne. Senza il sole, il cielo è così buio che la pelle degli elfi oscuri ha perso ogni colorazione nel corso dei secoli, rendendoli capaci di mimetizzarsi con l’oscurità quando lasciano il loro mondo per visitarne un altro. Poiché la luce al di fuori di Svartalfheim gli brucia la pelle, entrano nel nostro mondo attraverso luoghi che sanno essere privi di luce. Se avete mai pensato di avere un mostro nell’armadio, sotto il letto o in qualunque altra parte di casa vostra di notte, è probabile che si tratti di un elfo oscuro che si intrufola in casa per girovagare per il Midgar (il mondo degli uomini) dopo il crepuscolo.
Bene… piccoli elfi che vivono sotto il letto. Costruiscono anche i giocattoli per Babbo Natale? Non aveva senso. Le cose non diventano bianco latte quando non ricevono mai la luce del sole, piuttosto che nere come l’inchiostro? Maddy fece scorrere lo schermo verso il basso, superando i disegni di figure oscure dalle orecchie a punta. Alcuni avevano delle corna o dei palchi.
Gli elfi oscuri sono creature alte e flessuose che, come i loro cugini elfi chiari, o Ljósálfar di Alfheim, generalmente lasciano in pace gli esseri umani ma si divertono a osservarli o giocare con loro in certe occasioni. La leggenda vuole che gli elfi oscuri siano regrediti a una specie esclusivamente maschile, e poiché non hanno femmine con cui riprodursi, spesso rapiscono le donne e le portano con loro a Svartalfheim per accoppiarsi e riprodursi.
Maddy si mise a ridere. Alcuni clienti guardarono verso di lei e lei si schiarì la gola, abbassando subito lo sguardo sullo schermo. Non c’erano altre informazioni, solo un modulo di contatti per domande o commenti.
Doveva trattarsi di una bufala, ma cliccò comunque sul modulo. Dopo averlo compilato con i propri dati, lasciò un breve messaggio: È uno scherzo? Sono arrivata a questo sito convinta che potesse risolvere un problema, invece mi ritrovo con una manciata di stupidaggini sugli elfi. Inoltre, come fate a sapere tutte queste storie?
Maddy chiuse il portatile. Aveva visto abbastanza stupidaggini per oggi. Elfi!
Capitolo III
DOPO AVER LASCIATO la caffetteria, Maddy decise che aveva bisogno di avere il controllo su qualcosa e si fermò dal parrucchiere. Senza pensarci molto, decise di farsi colorare i capelli di rosa acceso. Perché no? Tutto il resto non aveva molto senso e aveva sempre desiderato i capelli rosa, per cui andò per la sua strada e lo fece. E, per alcune ore, non pensò a mostri o elfi o ombre nell’oscurità.
Adesso era a casa, osservava il sole al tramonto dalla finestra e fissava l’e-mail rimasta ancora chiusa sul suo portatile. Re: Il tuo commento sui mostri nel buio.
Se Maddy avesse saputo cosa fosse meglio per lei, l’avrebbe cancellata, chiuso con decisione il portatile e sarebbe andata a letto presto per tornare a lavorare il mattino dopo. Ma era una donna adulta con le luci di casa tutte accese perché c’era un mostro sotto al letto, così lo doveva a sé stessa conoscere ogni possibilità e sperare che ci fosse un modo per risolvere il suo problema. Prima che potesse ragionarci tra sé e sé, aprì il messaggio.
Ciao Maddy. Grazie per esserti messa in contatto con me. Posso assicurarti che non si tratta di una presa in giro. Lo so perché io stessa ho incontrato un elfo oscuro. Ho rifiutato la sua offerta; avrei dovuto essere più chiara nell’articolo. Ti interessano le apparizioni elfiche? Sarò disponibile tutto il giorno se hai bisogno di parlare.
Non era firmata. Chiunque fosse questa persona, non voleva fare sapere la propria identità. Non avendo nulla da perdere, replicò con un breve resoconto del suo problema con il mostro e l’incontro della notte prima.
Premette invio e si alzò per prepararsi un sandwich al tacchino. Maddy lo mangiò in cucina, in piedi fissando il portatile rimasto sul tavolino in fondo alla stanza. Poi, il computer emise il suono che indicava l’arrivo di un nuovo messaggio e lei si affrettò per cliccare sulla replica.
Devi proprio piacergli. Di solito aspettano prima di stabilire un contatto, finché l’umano non li scova facendogli delle domande o attirandoli in qualche maniera… Se non vuoi avere niente a che fare con lui, parlagli e digli che non sei interessata. Potrebbe non lasciarti per sempre, ma sarà meno aggressivo e smetterà di cercare di attirare la tua attenzione come ha fatto la scorsa notte. Hanno a cuore la felicità delle loro compagne. Sembra che sia difficile per le donne umane portare a termine una gravidanza elfica. Il malcontento è pericoloso. Se sei interessata, puoi adescarlo. Attiralo nel tuo letto. Ma non preoccuparti: il concepimento non è possibile al di fuori dello Svartalfheim senza i sacri rituali. Fin quando non accetterai di lasciare il Midgard, è soltanto sesso e basta.
Maddy rimase a bocca aperta. Era passata dal preoccuparsi di un mostro viscido sotto al letto alla possibilità di fare sesso con un mostro che potrebbe avere una cotta per lei. Rise di nuovo, senza qualcuno che potesse sentirla, si lasciò scappare una parolaccia mentre chiudeva il computer. Non c’era bisogno di rispondere perché chi gestiva il sito era fuori di testa e chiaramente viveva in un mondo di fantasia. Ora che si era sbarazzata di quella follia, poteva smettere di pensarci e andare avanti.
NON RIUSCIVA A SMETTERE di pensarci.
Le luci della camera da letto erano tutte accese, il telecomando saldamente chiuso in pugno e la coperta tirata fino al mento. Aveva buttato le coperte e la trapunta sul letto a casaccio poiché non aveva voluto avvicinarsi troppo al letto per rifarlo dopo quello che era successo la notte precedente. La trapunta era su un lato, penzoloni verso il pavimento. Non le importava. Era al sicuro nella luce, e l’elfo oscuro, se fosse realmente quello che era, non avrebbe potuto raggiungerla. Con lo sguardo fisso al soffitto, era ampiamente consapevole di non fare sesso da mesi, se non addirittura da un anno…
No. Si fece due calcoli. Più di un anno.
L’idea di fare sesso con un estraneo l’aveva sempre affascinata sebbene non fosse il tipo da andare fino in fondo. Le sue fantasie sessuali erano di solito come questa: intriganti, perché era qualcosa che una persona non potrebbe fare o non farebbe mai. Ma la persona che gestiva quel sito diceva la verità, Maddy poteva lavorare su questa fantasia. Poteva scacciare l’elfo oscuro per sempre dopo averlo fatto e nessuno doveva per forza saperlo.
Non può essere così semplice. Ci deve essere una fregatura.
Lo stava veramente prendendo in considerazione? Senza pensarci, Maddy scivolò sotto le coperte. La pelle era troppo calda e riusciva a sentire l’umidità tra le gambe. Non si era mai masturbata a letto, in paranoia se la cosa sotto al letto potesse sentirla, ma se non avesse smesso di pensarci, avrebbe potuto cedere alla tentazione. Lanciò una rapida occhiata all’orologio sul comodino. Le due del mattino. Come mai era ancora sveglia?
Qualcosa