Il protagonista di questa vicenda, Vitangelo Moscarda, chiamato Gengè dalla moglie, è una persona ordinaria, che ha ereditato da giovane la banca del padre e vive di rendita. Un giorno, tuttavia, in seguito all'osservazione da parte della moglie la quale gli dice che il suo naso è leggermente storto, incomincia ad avere una crisi di identità, e rendersi conto che lui non è unico. Decide quindi di cambiare vita rinunciando al suo lavoro di usuraio anche a costo della propria rovina economica e contro il volere della moglie che nel frattempo è andata via di casa. In questo suo gesto c'è il desiderio di un'opera di carità, ma anche quello di non essere considerato più dalla moglie come una marionetta. Anche Anna Rosa, un'amica della moglie che lui conosce poco, gli racconta di aver fatto di tutto per far intendere a sua moglie che Vitangelo non era lo sciocco che lei immaginava e che non c'era in lui il male. Uno, nessuno e centomila è uno dei romanzi più famosi di Luigi Pirandello.