Il Gioco Di Casper. Charley BrindleyЧитать онлайн книгу.
me piace questa topaia,” disse Bell.
“Ecco a te, capo.” Leticia porse a Bell un fascio di buste. “Devo andare.”
“Rimanga almeno per un drink,” disse Gigi. “Può vedermi vincere.”
“Senza offesa, ma piuttosto preferirei mangiare un rasoio arrugginito.”
“Ha, se questo è il meglio che riesce a farei, allora non mi offendo assolutamente.”
“Quando mi sono svegliata questa mattina,” disse Leticia, “non avevo intenzione di diventare fantastica, ma è successo.” Si chinò per baciare Bell su una guancia. “Ci vediamo a colazione?”
“Certo, piccola. Ti amo.”
“Questa è bella,” disse Wendy dopo che Leticia se ne fu andata. “Me la ricorderò.”
“Ehi, sono le nove,” disse Gigi.
“Bene, ragazze,” disse Bell. “Giochiamo.”
Wendy e Gigi lo seguirono al tavolo sul retro, dove distribuì le buste, poi corse dagli altri giocatori.
Dopo venti minuti, Blinker venne a sedersi vicino a Bell. “Deve essere difficile stasera.”
“Non penso che sia difficile, ma nessuno ha indovinato ancora.”
“Eccone uno,” disse Blinker.
“Uno scuolabus?”
“No, Willie,” disse Bell. “Mi spiace.”
“Maledizione. Gigi e Wendysi stanno ancora scervellando sul puzzle.”
“Spero che non si facciano male,” disse Bell. “Ecco che arriva Blake.”
“È un aeroplano.”
“No, mi spiace, Blake,” disse Bell.
“Questo è il più difficile che abbiamo avuto,”disse Blake.
“Forse il Ringmaster lo ha fatto troppo difficile,” disse Willie. “Che succede se nessuno indovina?”
“Il Ringmasterprende l’intero piatto,” disse Bell.
“Ecco che arriva Gigi,” disse Willie. “Forse ce l’ha fatta.”
“È un pompelmo affettato,” disse Gigi.
“No,” disse Bell. “Neppure lontanamente.”
Wendy corse al tavolo. “Un boomerang.”
“Sì!” disse Bell. “Congratulazioni.”
“Evvai! Diciannovemila dollari,” disse Wendy.
“Vado a prenderti i soldi,” disse Blinker.
“Come può essere un boomerang?” disse Gigi.
“Ecco,” disse Bell. “Te lo faccio vedere.” Prese quattro fogli di carta da sotto il computer.
“Inizia così. Ed ecco il successivo.”
Tutti si avvicinarono per vedere l’immagine.
“E così.”
“E infine così.”
“Certo,” disse Wendy, “ecco il mio boomerang.”
“Lo ha visto così nella sua testa?” disse Willie.
Wendy annuì.
“Stupefacente.”
“Neppure tra dieci milioni di anni,” disse Gigi, “sarei riuscita a capirlo.”
Blinker mise un sacchetto di soldi sul tavolo.
Wendy sfogliò le banconote. “Questo è il modo più semplice di guadagnare diciannove mila dollari che mi sia mai capitato.”
“Mettili fuori vista,” disse Bell. “Hai un posto sicuro dove metterli? Sono troppi soldi per essere portati in giro per strada.”
“In verità,” disse Wendy, “posso metterli nel tuo posto sicuro per stanotte?”
“Certo.”
“Poi domani me ne prenderò cura io, dopo essermi iscritta al prossimo gioco.”
“Bella pensata,” disse Gigi. “Ora possiamo metterci al lavoro?”
Capitolo Otto
IlMystic Café and Coffee House a Broadway, vicino a Wall Street, era pieno all’ora di pranzo. I tre piani con balconi e atrio al centro con ascensore perclienti, turisti e impiegati, così come per i dirigenti che intrattenevano la propria clientela.
Mystic Café and Coffee House
Ottantacinque dipendenti correvano tra la cucina nel seminterrato e i 150 tavoli dei tre piani ristorante usando un ascensore di servizio sul retro.
Il maîtreaveva prenotato un grande tavolo per Bell al terzo piano, vicino al balcone che si affacciava sull’atrio, con le sue palme alte sette metri e torreggianti bambù che circondavano una fontana di marmo. L’acqua proveniva da un’apertura nel soffitto, faceva tre salti tra gli alberi, e colpiva una struttura in acciaio a forma di piramide con i lati curvi, che impediva all’acqua di fuoriuscire dalla fontana. Una parete di vetro sotto le ringhiere la rendeva sicura per i bambini mentre forniva loro un a bellissima visuale.
“Quanti anni hanno i tuoi figli?” chiese Leticia mentre tagliava il suo pollo fritto.
“Mia figlia ha due annie mezzo,” rispose Lolly Cross. “Questo barbecuedi mano è buonissimo.” Porse una forchettata di patate schiacciate e salsa gravy a sua figlia.
“Joey ha compiuto due anni il mese scorso,” disse l’altra donna.
Leticia guardò il suo blocco degli appunti vicino al suo piatto. “Bell, dammi la tua penna.”
Lui gliela porse.
“Devo scrivere o non mi ricorderò niente,” disse Leticia.
“Io sono tremenda con i nomi,” disse Lolly.
“Il tuo nome è ‘Lolly Cross,’” disse Leticia, “giusto?”
“Sì. E lei è ‘Lyrica.’”
La bimba guardò sua madre quando sentì il proprio nome.
“È un bel nome,” disse l’altra donna. “Io mi chiamo ‘Anastasia Polanski,’ o semplicemente ‘Ana.’” Guardò Bell. “E lei si chiama‘Bell,’ lei ‘Leticia,’ e lei ‘Lolly.’ Di cosa si tratta?”
“Bè…” Bell bevve il suo tè freddo, poi tagliò un pezzetto della sua cotoletta di maiale ripiena. “Vorremmo intervistarvi per un progetto.”
“Che tipo di progetto?” chiese Lolly.
“Oh, bene,” disse Bell quando vide qualcuno entrare dalla porta principale tre piani più in basso. “Ecco Bonnie e Andy.” Li salute con la mano, e Bonnie la salutò di rimando. “Emily,” chiamò la cameriera. “Abbiamo altri due ospiti in arrivo.”
“Ho capito, signor Casper. Sarò subito di ritorno.”
“Scusate se abbiamo cominciato senza di voi,” disse Leticia mentre Bonnie e suo figlio si sedevano ai loro posti.
“Oh, non vi preoccupate per questo. Ho dovuto inchiodare l’ultima tavola prima che ce ne andassimo.”
“L’ultimo chiodo?” chiese. “Davvero?”
“Sì, abbiamo finito il tetto circa quarantacinque minuti fa. Porte e finestre domani.”
“È