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La promessa sposa di Lammermoor, Tomo 3. Вальтер СкоттЧитать онлайн книгу.

La promessa sposa di Lammermoor, Tomo 3 - Вальтер Скотт


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la voce Mortsheugh, vi sonerò

      – Viva il vero nostro re! —

      ovvero

      – La corona, retaggio degli avi

      Agli Stuardi rendete, o Britanni —

      Non si corre nessun pericolo. La padrona dell'osteria è donna prudente e ragionevole. Basta spendere in casa sua e pagarla bene, siate wigh, o Tori, non lene importa. Non intende nulla di quel che si dice, o si canta, e il suono dei dollari solamente le fa allargare le orecchie. „

      Il Marchese, ch'era stato alcune volte sospettato di parteggiare segretamente pel re Giacomo, non potè starsi dal ridere, e gettò un dollaro al cantore guardiano de' morti, dicendogli d'andare a sonare il violino alla gente di servizio, se veramente abbisognava di uditori, ma di subito ritirarsi.

      „ Ebbene, signori miei, disse il becchino, vi do il buon giorno. Io avrò motivo di consolarmi pel dollaro che ho ricevuto, voi di rattristarvi per non avere udita la mia musica. Vado prima a terminare una fossa che ho incominciata; dopo di che andrò a procacciarmi l'altro mio pane, e a provare se i vostri servi hanno orecchio più armonico dei loro padroni. „

      CAPITOLO III

      „ Dissero i saggi, e il so per prova anch'io,

      „ Che anni, ragion, fortuna e lontananza,

      „ Spesso d'amore han vinta la possanza. „

Henderson.

      „ Or che finalmente ci siamo liberati da questo impertinente cantimbanco, disse il Marchese, desidero raccontarvi in poche parole quanto ho fatto a vostro favore, saputa l'inclinazione che avete concepita per la figlia di ser Guglielmo Asthon. É oggi la prima volta che ho veduta per alcuni minuti questa giovinetta; laonde non conoscendo io le sue qualità personali, posso dire, senza farle torto, che la vostra scelta avrebbe potuto essere migliore. „

      „ Torno a ringraziarvi, Milord, delle premure che avete voluto prendervi per le cose mie, rispose Ravenswood. Io però non avea pensato a darvi sì fatto incomodo. Poichè dunque conoscete la parzialità del mio cuore verso miss Asthon, ecco quanto mi limito a dirvi su di ciò. Non v'immaginerete, spero, ch'io ignorassi a quali censure potea espormi qualunque anche remota idea di cercarmi moglie nella famiglia di ser Guglielmo, e che se ad onta di tutto questo, mi son tanto innoltrato in simile affare, mi avranno spinto motivi, a mio parere, più forti di quanti giudizj il mondo possa profferire a tale proposito. „

      „ Se m'aveste lasciato andare al termine del mio discorso, caro parente, vi sareste risparmiato il bisogno di far questa osservazione. Ho dubitato sì poco della ragionevolezza e validità de' motivi dai quali avrà preso norma la vostra condotta nel presente caso, che non ho omessi quanti modi io potea, salve le convenienze, adoperate per indurre gli Asthon a conciliare colle proprie le vostre idee. „

      „ Vi son grato, Milord, di avere intromessa una meditazione che da me per altro non era stata promessa; e questa mia gratitudine è tanto maggiore, perchè la Signoria vostra non avrà, spero, spinti i suoi buoni ufizj oltre i limiti, che non sarebbe stato decente a me medesimo l'oltrepassare. „

      „ É cosa di cui potete esser sicuro, caro parente. L'affare era assai delicato, nè avrei voluto, nè potea temersi da me che io volessi esporre ad una comparsa umiliante, o anche equivoca, a petto di gente, come gli Asthon, un sì prossimo attenente della mia famiglia. Mostrai loro quanto fosse vantaggioso per essi il maritare la loro figlia ad un uomo uscito di antica e splendida prosapia, e collegata colle primarie case della Scozia. Spiegai loro con precisione lo stretto grado di parentela che passa fra voi e me. Toccai ancora la possibilità che gli affari politici prendessero un diverso giro, e che i matadori d'oggidì, divenissero carte basse nel prossimo Parlamento. Non tacqui di riguardarvi piuttosto come un figlio, o un nipote, che come un agnato in grado remoto, e di prendermi a cuore i vostri affari, quanto i miei affari medesimi. „

      „ E qual fu l'esito di un tale colloquio? „ chiese Ravenswood, pavido sempre che fosse stata vulnerata la sua dignità.

      „ Il lord Cancelliere avrebbe intese pel suo verso le cose, il Marchese ripigliò. Egli non ha nessuna voglia di perdere la sua carica, e comprendendo ottimamente, quanto diverrebbe per lui vacillante, se gli affari dell'amministrazione cambiassero, non gli spiacerebbe di assicurarsi un saldo puntello. Sa calcolare ad uno ad uno i vantaggi che gli deriverebbero da tal parentado; e per dire la verità, si dimostra assai propenso a vostro favore. Ma!.. quella lady Asthon che se lo tiene schiavo del tutto… „

      „ Continuate di grazia, Milord, soggiunse Ravenswood, accortosi che il Marchese non avea quasi il coraggio di proseguire. Bramo conoscere la conclusione di questo singolare colloquio. Non abbiate verun riguardo. Mi sento forza per ascoltare pazientemente qualunque cosa intorno a ciò che siete per dirmi. „

      „ Ne ho piacere, rispose il Marchese; ma arrossirei quasi, se dovessi raccontarvi la metà de' propositi che costei mi ha tenuti. Basti il dirvi ciò! Una direttrice di una scuola di educazione non ha mai ricusata con maggiore alterezza l'inchiesta di un ufiziale, messo a mezza paga, che aspirasse a corteggiare l'unica erede di un proprietario di vaste piantagioni nelle Indie occidentali. Lady Asthon, mio caro parente, ha ributtate in indegno modo quante proposte ho potuto (senza dimenticare i riguardi dovuti a me medesimo) presentarle a vostro favore. Non arrivo a comprendere quali sieno i divisamenti di questa donna sulla sua figlia; perchè certo, non potrebbe collocarla in modo più decoroso. E quanto alla ricchezza, è cosa alla quale per l'ordinario pensa più di lei il lord Cancelliere. Io credo veramente che vi odii per avere voi quella nobiltà di nascita che manca a suo marito, e fors'anche perchè non possedete più i dominj che sono passati nella casa Asthon. Ma tronchiamo un discorso che non dee riuscirvi piacevole; poi, eccoci già al luogo della nostra fermata. „

      Un denso fumo che usciva da tutte le crepature, e non erano poche, delle muraglie della Tana della Volpe, indicava le sollecitudini del cuoco da viaggio del marchese di Athol, per apparecchiare un pranzo degno di essere imbandito al suo padrone, e tale, che quella miserabile osteria non ne avea mai veduto un compagno. Edgardo si fermò un istante dinanzi alla porta.

      „ Milord, diss'egli al suo congiunto, solamente un caso potea farvi istrutto di tal segreto, che per fatto di mia volontà neppur voi avreste scoperto, almeno da qui a qualche tempo; di un segreto il quale doveva esser unicamente conosciuto alla persona che vi ha interesse al pari di me. Ma poichè dovea pervenire all'orecchio di un terzo non mi spiace che siate stato voi questo terzo e rendo compiuta giustizia all'affetto di parente che mi dimostrate. „

      „ Potete credere, rispose il Marchese, che un tale segreto sarà conservato finchè io ne sia il solo depositario. Non vi celo però che sarei soddisfattissimo, se vi vedessi abbandonare un'idea nella quale non potreste durare più lungamente senza far torto a voi stesso. „

      „ Questa è cosa che saprò giudicare da me medesimo, Milord; e spero saprò mettere nel mio contegno tanto di delicatezza e dignità, quanto i miei amici ne possano desiderare. Infine, io non ho fatto veruna inchiesta nè a ser Guglielmo, nè a lady Asthon. Non ho contratti obblighi che colla loro figlia, la condotta della quale servirà di norma alla mia. Se ad onta della mia povertà ella continua a preferirmi ai ricchi partiti, che certamente le proporranno i suoi genitori, devo anch'io sagrificar qualche cosa ad un affetto tanto sincero. Posso per lei dimenticare l'orgoglio della nascita e i pregiudizj profondamente radicati di un odio ereditario. Se in vece, miss Lucia cambia di sentimenti verso di me, spero che i miei amici terranno celata questa mia umiliazione. Quanto ai nemici, saprò costringerli io stesso al silenzio. „

      „ Questo è parlare da un uomo assennato, disse il Marchese. Per parte mia, vel confesso, mi spiacerebbe se un tale affare procedesse più innanzi. Che cosa era questo ser Guglielmo Asthon, vent'anni fa? Un avvocatuccio, non privo per vero dire, d'ingegno pratico nelle leggi, e soprattutto espertissimo nel farle parlare a seconda dei proprj interessi. Si è sollevato a furia di cabale; e col vendersi sempre al maggior offerente. Ma adesso si trova al termine della propria corsa, e colla sua continua perplessità e colla impertinenza di sua moglie, avrà bel mettersi a buon mercato, non troverà alcun Governo della Scozia, che voglia comprarlo. Circa a miss Asthon, non ho che dire contro


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