Goccia A Goccia. Juan Moisés De La SernaЧитать онлайн книгу.
in silenzio di nuovo aspettandosi una reazione dal pubblico, il quale appariva sconcertato dalle sue parole. D’altro canto lo ero anch’io, visto che era la prima volta che presenziavo ad un discorso simile ed avevo grandi dubbi in merito.
― Quindi, ―continuò l’uomo interrompendo i pensieri ed i commenti dei partecipanti ― Provate a pensare che, per qualche strano motivo, un investigatore in Giappone fosse riuscito ad estrarre l’essenza dei nostri pensieri e sentimenti; non credete che sarebbe meraviglioso poterne approfittarne?
Provate ad immaginare la quantità di farmaci a cui potreste rinunciare semplicemente sostituendoli con uno di questi preparati. In aggiunta, non dovreste più cercare appoggio in un’altra persona per uscire da una situazione personale complicata. Dovreste semplicemente bere e osservare gli effetti ottenuti.
― Un’acqua miracolosa? ― domandò qualcuno dal fondo della sala.
― No, in assoluto. Tutto quello che vi offro è scientificamente testato e creato in laboratorio, ed ha un certificato di qualità; non sto cercando di convincervi delle meraviglie che può fare, dato che queste sono garantite, vi sto solo spiegando che è una novità internazionale. ― Sembrava che quella frase avesse fatto effetto sul pubblico, che ora rimaneva attento e silenzioso ad ascoltare.
― Vedete, ― proseguì, ― l’acqua è uno degli elementi più curiosi che si trovano in natura. Molti scientifici si spingono ad affermare che non proviene del nostro Pianeta e sarebbe proprio per questo il motivo delle sue caratteristiche così speciali: anche se è difficile da credere, ogni giorno si fanno nuove scoperte sulle sue proprietà fisiche, elettriche o magnetiche.
Tra gli ultimi risultati si è scoperto che si possono creare ponti elettrici che mantengono sospesi elementi ad una grande altezza, e che possiede una memoria: è esattamente questa la caratteristica usata in questo prodotto che vi ho portato.
Ero realmente stupita da quello che stavo vedendo ed ascoltando, chi avrebbe mai pensato che avrei assistito ad un discorso di un uomo sull’acqua? Sapevo che era considerato sempre di più un bene scarso, ma addirittura da doverlo vendere in bottigliette?
A questo già ci pensavano i supermercati, nei quali si può trovare un’ampia gamma di varietà e marche distinte; lui, però, parlava di alcuni suoi aspetti che mi erano totalmente sconosciuti. Da dove proveniva questa storia dei sentimenti e della memoria?
Non sapevo se rimanere seduta o andarmene e, anche se incuriosita dal discorso, mi sembrava davvero poco concreto, al di là del business che stava cercando di creare.
Quello che mi sembrava era che si trattasse davvero di un intruglio, nonostante avesse voluto dipingerla come una novità scientifica. In che cosa era differente da incantesimi, pozioni o preparati già in vendita che promettevano soldi e amore?
Questo argomento non mi faceva sentire a mio agio ma, dato che la mia amica sembrava molto interessata, rimasi ad ascoltare il proseguo del discorso.
― L’acqua rappresenta la vita, è un elemento senza il quale non possiamo sopravvivere e a cui dobbiamo il nostro stato di salute: è parte del nostro sangue, del sistema linfatico ed è inoltre necessario per ripulire l’organismo, attraverso i reni. Possiamo affermare, quindi, con certezza che l’acqua è vita, ed ora quello che vi sto offrendo è che sia anche AMORE.
Non significa che assumendo quest’acqua troverete un partner, non mi riferisco a questo, ma che potrete introdurre amore nella vostra vita quando ne avete più bisogno, quando vi sentirete soli o avrete problemi e non vi sentirete compresi da nessuno. Immaginatevi di bere tutti i giorni qualche goccia di amore, non sarebbe confortante?
Rimase in silenzio, come tutti i presenti, ed io non sapevo se era giunto alla fine della ciarla o solo stava riprendendo fiato.
Riprese, invece, ad elencare le caratteristiche del prodotto, il prezzo, come consumarlo e conservarlo. Ci chiese, poi, di informare chiunque avesse potuto esserne interessato.
La stessa bottiglietta al supermercato avrebbe avuto un prezzo di meno di un dollaro e mezzo, e lui la stava vendendo a dieci dollari circa. Forse, perché era stata benedetta da lui. E, riguardo la tecnica usata per far acquisire a quest’acqua la capacità di dare AMORE, rimaneva segreta e sarebbe stata svelata solamente a chi avesse voluto pagare il suo corso di due giorni in cui, secondo quanto affermava, avrebbe rivelato tutti i suoi segreti.
Non so per quale motivo ma i temi trattati mi avevano scosso, come se dentro di me una parte si fosse spezzata ed ero stata pervasa dalla sensazione che mi mancasse qualcosa. All’uscita raccontai come mi stavo sentendo alla mia amica ma, proprio lei, la più credulona tra tutte le mie amiche, replicò che mi facevo impressionare troppo facilmente.
Mi sentivo strana, quelle parole avevano risvegliato delle inquietudini che non avevo prima di partecipare a quella seduta. Ad ogni modo, rispettando i miei principi, non comprai nulla e tanto meno lasciai che la mia amica lo facesse. Questa era stata la condizione messa in chiaro se avesse voluto che io l’accompagnassi, nonché tema di discussione.
Quella stessa notte continuai ad essere molto agitata, ed era un lusso che non potevo permettermi dato che il giorno dopo sarei dovuta andare a lavorare.
Dopo essermi preparata una tisana di valeriana riuscì finalmente a prendere sonno. Nonostante questo, continuai a sentirmi nervosa e ad avere la percezione che quella notte non arrivasse mai ad una fine; i miei sogni si componevano di immagini sconosciute, alcune mi creavano angoscia ed altre mi riempivano di pace e serenità.
Non diedi molta importanza all’accaduto e, controvoglia, mi svegliai nuovamente alle cinque per iniziare un nuovo giorno della mia vita noiosa.
Continuavo ad avere le stesse sensazioni che avevo provato il giorno prima anche se, guardandomi allo specchio, il mio riflesso era quello di sempre: la mia pelle aveva lo stesso colore, notavo solo le borse sotto agli occhi a causa della notte agitata che avevo trascorso.
Riempii il lavandino per sciacquarmi la faccia e, senza sapere il motivo, rimasi incantata a fissarlo come ipnotizzata. Ogni goccia che cadeva dal rubinetto e toccava l’acqua formava onde che si allargavano fino ai bordi e ritornavano poi verso il centro.
Nonostante il rubinetto fosse chiuso lasciava comunque cadere qualche goccia, che formava un luccicante mondo di piccole onde che si toccavano e creavano riflessi.
Non mi ricordo il tempo che passai ad osservare questi movimenti. Mi era sembrata un’eternità ma dovevano essere stati solo pochi istanti perché, poco dopo, la caffettiera iniziò a far rumore suggerendomi che il mio caffè fosse finalmente pronto. Non sapevo perché quelle onde avessero attirato così tanto la mia attenzione e, soprattutto, la cosa più bizzarra era che in quei momenti mi ero sentita estremamente tranquilla, dimenticandomi di tutto lo stress che dovevo sopportare quotidianamente nel mio lavoro.
Notavo i miei movimenti più calmi, come se quella quiete si fosse estesa anche dentro di me, ed ora non riuscivo più a dare un senso alla fretta che accompagnava le mie giornate. Dovevo andare al lavoro ma non mi preoccupava più il fatto di arrivare un quarto d’ora in anticipo o al minuto esatto. Inoltre, cercavo sempre di non lasciare nessuna attività per il giorno successivo e di non accumulare il lavoro, non sarebbe successo nulla se avessi affrontato la giornata in modo più rilassato.
Avevo finito di prepararmi ed uscii; notai il cielo grigio e l’aria alquanto fredda, così tornai a casa per prendere un ombrello.
Ero seduta sul treno che mi stava portato al lavoro e aspettavo pazientemente di arrivare alla mia fermata, quando iniziò a piovere. Senza accorgermene, rimasi incantata a guardare come le gocce d’acqua scendevano lentamente sul finestrino accanto a me.
Una goccia che corre giù rapidamente è un evento poco importante e usuale, ma quell’immagine era per me una meraviglia della natura inspiegabile. Fortunatamente una voce squillante annunciava i nomi delle fermate, altrimenti non mi sarei resa conto del mio arrivo a destinazione, rimando invece seduta a fissare quella piacevole visione.
Scesi dal treno e, raggomitolata sotto l’ombrello, nel corto tragitto che mi separava dal mio ufficio non prestai