Il Possesso Di Un Guardiano. Amy BlankenshipЧитать онлайн книгу.
lui che si reputava troppo superiore ai suoi fratelli ... oppure se era lei che cercava di evitarlo a tutti i costi.
Kyoko inarcò un sopracciglio e si mise di nuovo a riflettere ad alta voce.
"Beh, comunque è meglio così, perché ogni volta che lui e Toya si vedono non fanno che litigare ... e per quanto riguarda gli altri fratelli… Kyou in pratica li ignora." Kyoko sospirò. Nei suoi confronti, invece, sembrava nutrire rancore piuttosto che il desiderio di proteggerla.
"Non è che io abbia bisogno del suo aiuto." Il suo pensiero tornò indietro nel tempo. Quando si erano incontrati la prima volta, Kyou l’aveva fissata con freddezza e aveva esclamato che lei non era altro che un debole essere umano e che non era degna della sua protezione. E la volta prima, era stato ancora più odioso.
Quando era capitata per sbaglio nel loro mondo la prima volta… Kyou e Toya avevano cercato di ucciderla, pensando che stesse sconfinando nel Cuore del Tempo con l'aiuto del loro zio. Era stato il Cuore di Cristallo Protettore a difenderla da loro, e da quel momento si era trovata prigioniera di un caos che non sembrava avere fine.
Chissà perché, ma per proteggerla il Cuore di Cristallo Protettore era scoppiato in mille frammenti che si erano dispersi ai quattro venti… attirando i demoni nel mondo degli umani con una frenesia distruttiva. Se i demoni che vagavano in quella dimensione fossero riusciti a raccogliere abbastanza frammenti, allora sarebbero stati così potenti da invadere il mondo terreno e precipitarlo nel caos.
Lei e i guardiani avrebbero dovuto trovare i talismani prima che riuscissero a farlo i demoni, altrimenti non ci sarebbe stata via di scampo.
Da allora, i cinque fratelli guardiani si erano resi conto che lei era la vera sacerdotessa del Cuore di Cristallo Protettore…e quindi avevano giurato di proteggerla. Kyou era l'unico dei guardiani che si teneva a distanza da lei. Le poche volte che si erano incontrati, Kyoko aveva avuto la sensazione che fosse più un nemico che un suo alleato. I suoi occhi dorati sembravano così duri e freddi quando l'aveva guardata ... che lei temette che gli sarebbe piaciuto ucciderla.
Tempo prima, Toya le aveva detto che Kyou era convinto che gli umani fossero una razza inferiore. Questo era un eufemismo. A sentir parlare Toya, Kyou era così prepotente e arrogante che, anche se la sua vita fosse stata in pericolo, non avrebbe mai fatto nulla per salvarla. Ogni tanto Kyoko ricordava queste parole, e non poteva che sorriderne. Per qualche ragione, il comportamento freddo e distaccato di Kyou le sembrava perfino....coerente.
"E di certo lo rende attraente!” esclamò, ad alta voce.
Gli altri quattro fratelli guardiani l'avevano subita presa sotto la loro protezione, almeno fino a quando fossero stati impegnati nella ricerca dei frammenti del talismano e a impedire che i demoni ne accumulassero abbastanza per distruggere il mondo e innescare una guerra.
Toya era quello che si era offerto di proteggerla per primo e che le era sempre stato vicino. Diceva di farlo solo per farsi perdonare di aver tentato di ucciderla, quando lei e Kyou l’avevano scoperta nel loro mondo insieme al Cristallo. Si sentiva ancora in colpa per il fatto che, se lui e Kyou non l’avessero attaccata, il Cuore di Cristallo non sarebbe mai andato in frantumi nel tentativo di proteggerla. Comunque sia, quel guardiano era un tipo strano, e a lei veniva sempre il mal di testa quando si scontrava con il suo brutto carattere…
Toya a volte si comportava come se stentasse a sopportarla, ma in realtà Kyoko era convinta che lui fosse segretamente innamorato di lei. Cercava solo di nasconderlo a se stesso a causa di quell’enorme peso che si portava addosso ...e da cui lei avrebbe desiderato sollevarlo. Forse, in tal modo lui sarebbe stato capace di guardare in faccia i suoi sentimenti…e anche di migliorare quel brutto carattere che aveva.
Sorrise dolcemente al pensiero di lui. Toya stava rapidamente diventando il suo migliore amico, e forse qualcosa di più. Kyoko arrossì leggermente: lui le aveva salvato la vita tantissime volte, dal giorno in cui aveva tentato di ucciderla!
Ora tra i due c’era un legame fortissimo, che assomigliava molto a un amore profondo, anche se si beccavano spesso... Era come se il cristallo conoscesse i sentimenti che nutrivano l’uno per l’altra, e avesse scelto appositamente lui per seguirla anche quando fosse tornata nella sua dimensione…cosa che gli altri guardiani non avrebbero mai potuto fare. Ciò aveva ingenerato tra i fratelli alcune discussioni piuttosto animate, e Kyoko era convinta che lo facessero solo per farla sorridere.
Anche gli altri tre fratelli Shinbe, Kamui e Kotaro avevano trovato posto nel suo cuore. Kyoko sorrise, al loro pensiero. Ed ora eccola lì, tutta sola, nel cuore della notte, in una terra dove i demoni vagavano liberamente. A volte si chiedeva se non avesse bisogno di farsi curare la testa.
“Forse, dovrebbero rinchiudermi in una cella con le pareti imbottite, da qualche parte nel mondo!” pensò divertita. Non volendo ancora disturbare i guardiani, Kyoko si afferrò a una pianta di vite e la usò per aiutarsi a sedere su una delle rocce bianche circostanti.
Solo perché lei non riusciva a dormire non significava che i guardiani dovesse interrompere il loro sonno. Era troppo tardi per rimettersi a dormire e troppo presto per dire ai guardiani di raggiungerla. Alzò lo sguardo verso il cielo notturno, e rimase seduta lì, a godersi la vista dei fulmini che sembravano ancora molto lontani.
Le dita di Kyoko andarono a fermarsi sul minuscolo sacchetto che portava al collo, dove lei aveva riposto alcuni frammenti del talismano che era riuscita a raccogliere. Non si accorse che, toccandolo, una morbida luce blu fluorescente si irradiò da esso, e che la fresca brezza che soffiava intorno iniziò rapidamente a cambiare direzione.
*****
Non lontano da lei, Kyou sollevò il capo, quando un profumo perverso, portato dal vento della tempesta in avvicinamento, arrivò alle sue narici. Hyakuhei era vicino. Strinse gli occhi dorati mentre la brezza si spostava, e che adesso sembrava provenire dalla radura del Cuore del Tempo. E quest’altro profumo… Strinse i denti: la sacerdotessa e il potere del Cuore di Cristallo Protettore!
Le sue mani si strinsero involontariamente a pugno, e sul suo viso apparve un’espressione di rabbia. Ringhiò, scuotendo il silenzio della foresta che lo circondava: era sola e indifesa! Che ci faceva, davanti al Santuario a quell’ora della notte? Perché gli altri guardiani non erano con lei? Kyou respirò profondamente l’odore della sacerdotessa-bambina che si trovava nella dimensione lontana insieme ai suoi fratelli.
Nella sua mente, potè vedere l’immagine della ragazza: capelli ramati, meravigliosi occhi color smeraldo… era come se la stessa statua avesse preso vita e colore. Non sarebbe mai dovuta giungere lì! Né lei né il Cuore di Cristallo Protettore! Non appartenevano a quella dimensione.
Se avesse potuto, l'avrebbe ricacciata indietro attraverso il portale e avrebbe distrutto la statua… ma se lo avesse fatto avrebbe fatalmente indebolito la barriera che suo padre Tadamichi aveva costruito a protezione di quel mondo. Nonostante bramasse dalla voglia di farlo, Kyou si sforzò di trattenersi.
Il suo pericolosissimo zio continuava ad accumulare potere per colpa di quella stupida ragazza: ma non capiva cosa stava provocando? Se era davvero una sacerdotessa, avrebbe dovuto sapere che doveva starsene ben lontana da quel mondo di demoni! Suo padre si era lasciato uccidere, pur di chiudere il portale del tempo, e invece quella stupida ragazzina umana aveva annullato il suo sacrificio, rendendolo completamente inutile.
Tadamichi aveva cercato di proteggere gli umani ... tutti quanti. Ma perché? Perché proteggere una razza così stupida da riaprire il portale che divideva i loro due mondi? Cosa aveva spinto suo padre a sacrificare la sua vita per loro?
Kyou aveva cercato di spaventarla e di rimandarla, urlante, nel suo mondo. Ma con sua grande sorpresa lei era tornata ... doveva essere l'unica donna che sembrava non temerlo per più di pochi secondi. Quando l'aveva incontrata per la prima volta, non molto tempo prima, lei era rimasta lì a fissarlo, con il mento sollevato in atto di sfida, puntando un dardo spirituale verso di lui come se lei, una semplice umana, potesse combatterlo ... e vincerlo.
Aveva giurato di proteggere il Cuore di Cristallo Protettore e il portale del tempo, ma mai una piccola ragazza umana. I suoi fratelli potevano piegarsi