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Dolce Guarnizione. Carol LynneЧитать онлайн книгу.

Dolce Guarnizione - Carol Lynne


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mano al petto. “Mi hai spaventato.”

      “Scusa,” rispose Gill, continuando a osservare Kyle. “Sei dimagrito.”

      “Un po', suppongo. Posso esserti utile in qualche modo?”

      Gill strinse gli occhi. “Tutto qui? Questo è tutto quello che hai da dirmi, dopo che sei stato via per quasi cinque fottute settimane?”

      Facendo il giro intorno alla lavapiatti industriale con la sedia a rotelle, Kyle rivolse la schiena a Gill. “Cosa vuoi da me? Quando me ne sono andato, ti ho detto che non voglio avere niente a che fare con te. Mi dispiace se ho ferito i tuoi sentimenti, ma le cose stanno così.”

      Costretto a fare molti respiri profondi per calmarsi, Gill cercò di ricordare tutto quello che aveva imparato. “Quindi non sei interessato a uscire con qualcuno, o si tratta solo di me?”

      Guardò le spalle di Kyle che si sollevavano in un profondo sospiro silenzioso. “A cosa serve uscire con qualcuno? Mi sento meglio se cerco di dimenticare quella parte della mia vita precedente.”

      Oh, il suo ragazzo era nel bel mezzo di una scenata pietosa. Girando intorno al tavolo da lavoro, Gill si fermò di nuovo davanti a Kyle e incrociò le braccia. ”Quindi l'idea di essere abbracciato o baciato di nuovo non ti attrae affatto?”

      “Gill,” disse Kyle scuotendo la testa.

      “No, prima ascoltami. Non devi smettere di uscire con qualcuno, solo perché non puoi camminare. Ci sono un sacco di uomini là fuori nella tua condizione, che continuano a condurre delle vite perfettamente normali. Accidenti, alcuni di loro hanno persino dei bambini.”

      Kyle inarcò un sopracciglio. “Non credo che diventare padre sia mai stato un mio obiettivo.”

      “Una domanda. Sei attratto da me?”

      “Non essere stupido. Ho un cuore che batte, giusto?” Kyle si voltò di lato, evitando di incontrare lo sguardo di Gill. “Il problema non è l'attrazione, ma la mia capacità di riuscire a farci qualcosa.”

      “Stronzate.”

      Quando Kyle iniziò a girare la sedia a rotelle per allontanarsi da lui, Gill allungò la mano per fermarlo. “Non scappare da me.”

      “Ah, ah, davvero divertente, Gill,” disse Kyle con una nota di disgusto nella voce. “Guarda, dimentichiamo questa faccenda. Possiamo rimanere amici, ma è tutto quello che posso offrirti.”

      Torreggiando su Kyle, Gill si abbassò sul suo viso. “E con questa sono due le bugie che mi hai detto. Ora voglio che mi ascolti bene. Non c'è niente che ci impedisca di uscire insieme e di goderci la reciproca compagnia.”

      “E poi? Cosa succede alla fine dell'appuntamento? Mi dai un bacio e poi trascini le tue palle gonfie a casa? Non lo capisci, amico? Sto facendo di tutto per salvarti da una vita che non è né bella né sexy. Preferisco che tu ti allontani da me adesso, piuttosto che in seguito. Conosco i miei limiti, sia fisici che emotivi. Non inizierò ad affezionarmi a te solo per farmi guardare con disgusto quando mi piscerò a letto per la prima volta.”

      “Non indossi il catetere esterno, di notte?”

      La testa di Kyle scattò all'indietro, come se fosse stato schiaffeggiato. “Hai fatto delle ricerche su di me? Perché? Progetti di trasformarmi nel tuo nuovo cagnolino? Porta il culo fuori dal mio negozio.” Kyle indietreggiò sulla sedia a rotelle a una velocità tale che la sedia andò a sbattere contro il miscelatore industriale.

      Gill corse in avanti, ma ricevette solo un pugno alla mascella. Dannazione, il suo uomo poteva anche essere basso, ma aveva un gancio maledettamente buono.

      Scosse la testa e gli afferrò la mascella. “Continua così e inizierò a pensare di non piacerti molto.”

      “Esci,” ringhiò Kyle.

      Gill annuì, decidendo di non andare oltre con Kyle di quell'umore. “Me ne vado, per ora, ma puoi essere certo che non mi arrendo. Puoi gridarmi tutto quello che vuoi per aver cercato della roba su internet, ma forse, solo forse, dovresti dare una possibilità a un uomo. So molto bene in cosa mi sto ficcando, eppure ti voglio ancora. Se decidi che significa qualcosa per te, chiamami.”

      Quattro giorni dopo, Gill stava andando ad aprire la stazione di servizio, ma pigiò forte sui freni davanti alla panetteria. Il SUV dello sceriffo Ryan era lì davanti, insieme a una delle auto del suo vice.

      Si infilò nel posteggio, attraversò la strada e bussò forte alla porta. Era evidente che la panetteria era chiusa, quindi Ryan e il suo vice sicuramente non erano lì per le ciambelle.

      Rick Buchanon apparve sulla porta e scosse la testa. “Mi dispiace Gill, oggi la panetteria è chiusa.”

      “Fammi entrare, oppure resta indietro, mentre butto giù questa fottutissima porta,” gridò Gill attraverso il vetro.

      Guardò Rick che sollevava un dito e ritornava verso il retro del negozio. Tornò appena in tempo per risparmiare alla porta di Kyle un calcio ben piazzato.

      Rick girò la chiave e aprì la porta. “Lo sceriffo ha detto che puoi entrare, ma devi aspettare qui fino a quando non arriva, capito?”

      “Dov'è Kyle?”

      “Di sopra, con il dottor Browing.”

      “Ryan,” gridò Gill. “Farai meglio a venire qui, prima che io distrugga questo posto.”

      Lo sceriffo pesantemente tatuato entrò nella stanza scuotendo la testa. “Gill, hai l'intelligenza di un asino. Cosa pensi di fare, venendo sulla scena di un crimine e abbaiando ordini?”

      Gill si gonfiò a torreggiare su Ryan. “Cos'è successo a Kyle?”

      “Niente, era solo un po' agitato, quindi ho chiamato il dottor Browning. Faccio un salto su a vedere se puoi salire.”

      “Cos'è successo qui?” chiese Gill, quando Ryan tirò fuori il cellulare.

      “Qualcuno ha cercato di nuovo di scassinare il negozio.” Ryan si portò il telefono all'orecchio e parlò con il dottore per un istante. “Okay, lo mando su.”

      Nel momento in cui ricevette il permesso di andare, Gill era già a metà strada verso la scala che si trovava fuori dalla zona pranzo. Fece gli scalini due alla volta e non si preoccupò di bussare, quando arrivò in cima.

      Dopo aver chiuso la porta dietro di sé, Gill si trovò faccia a faccia con il dottor Browning. “Come sta?” chiese. I suoi occhi sfrecciarono lungo il corto corridoio, verso quella che supponeva fosse la camera da letto.

      “Era un po' scosso. Gli ho dato qualcosa che lo aiuti a riposare.” Il dottore dai capelli argentati fece spallucce dentro il giaccone. “Immagino che tu abbia intenzione di restare fino a quando si sveglierà, vero?”

      “Ci puoi scommettere.”

      “Bene, devo andare alla clinica.” Il dottor Browning porse un biglietto a Gill. “Qui ci sono i miei numeri, se si sveglia e ha bisogno di qualcosa.” Il dottore guardò attentamente Gill, poi si passò la mano sulla nuca. “Gli ho dovuto mettere uno dei suoi cateteri. Di solito durante il giorno si ricorda di farla regolarmente, ma essendo sedato...”

      “Me ne occuperò io,” disse Gill, rassicurando rapidamente quell'uomo. Il dottore gli rivolse un altro cenno della testa, prima di dirigersi fuori dalla porta.

      Gill non perse tempo e ritornò in quella che immaginava fosse la camera da letto. Si inginocchiò di fianco al letto di Kyle, poi si passò le dita tra i capelli biondo scuro a spazzola. Non poté fare a meno di notare i cerchi scuri sotto quelle belle e lunghe ciglia. Con un tocco lieve, passò il polpastrello su quella pelle delicata. “Perché non mi permetti di prendermi cura di te?” sussurrò.

      Fu in quel momento che se ne rese davvero conto: aveva bisogno di Kyle, tanto quanto quest'ultimo aveva bisogno di lui. Aveva abbandonato lo sport professionistico perché era stanco di mentire a se stesso e a tutti quelli che aveva intorno, riguardo a quello


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