Ariion XXIII. Charley BrindleyЧитать онлайн книгу.
preso l’uomo sbagliato—” iniziò Cameron.
“Noi lo abbiamo visto, signore,” disse l’uomo della spazzatura.
“Proprio così,” disse l’agente di borsa. “E’ corso fin qui dalla banca.”
“Non correvo da nessuna parte—”
“Zitto, drogato rognoso.” La guardia prese delle manette dalla cintura. “Ammanettatelo per me, ragazzi. Probabilmente avrete una grossa ricompensa per questo qui.”
Una volante si fermò, e mentre la sirena si spegneva, due poliziotti si fecero strada tra gli astanti.
“Ho trovato il colpevole, agenti.” La guardia della banca strascicò i piedi. “Non ha fatto neppure mezzo passo prima che lo catturassi.”
“Bene,” disse il primo poliziotto, guardando in basso verso Cameron. “Di chi sono quelle manette?”
“Mie,” disse la guardia.
“Mettile via. Non tratterrebbero neppure un gattino per cinque minuti.”
“Sì, signore.”
“Henry,” disse il primo poliziotto. “Smettila di giocare col telefonino e metti le manette a questo tizio.”
“Subito, sergente Finnegan.”
Il caporale Henry cliccò su un’altra foto, poi mise via il cellulare. Mise un paio di manette della polizia di New York ai polsi di Cameron, mentre l’agente di borsa e l’uomo della spazzatura gli bloccavano con fermezza Ile braccia dietro la schiena.
Il sergente Finnegan prese Cameron per le braccia e lo trascinò in piedi, mentre l’agente Henry lo perquisiva.
“E’ pulito, sergente,” disse Henry.
Il sergente guardò la guardia. “Quanto ha rubato?”
“Non saprei. Dovreste chiedere alla testimone quando avrà finito di ripulirsi.”
“Cosa? Le ha sparato?”
Il poliziotto strappò il berretto a Cameron e lo srotolò. Passò le dita sui buchi per gli occhi. Inoltre, vide un buco per la bocca, proprio come nei passamontagna.
“Nah, si è fatta—” La guardia guardò la folla riunita lì intorno. “Ah, intendevo dire, ha avuto un piccolo, ehm…” Si avvicinò di più all’interlocutore. “Un piccolo incidente.”
“Oh, okay. Non importa. Controlleremo con il direttore della banca. Henry, fai salire questo maleducato sul sedile posteriore.”
“Devo leggergli i suoi diritti, sergente Finnegan?” Chiese Henry, prendendo Cameron per un braccio.
“Sì, certo, fa’ pure.”
“Ehi, agente, ” disse qualcuno.
Il caporale Henry, il sergente Finnegan e Cameron si voltarono verso un uomo che veniva dalla cabina del camion. Indossava la stessa uniforme blu dell’uomo della spazzatura. Il naso storto e l’orecchio a cavolfiore ricordavano a Cameron un pugile che avesse preso troppi pugni in testa.
“Potreste spostare la macchina?” disse l’autista del camion. “Devo finire il giro.”
Il sergente Finnegan osservò la folla, poi guardò la banca.Guardò il furgone della spazzatura per un momento, poi disse, “Penso che vada bene, immagino che sia tutto a posto, perché abbiamo preso quest’uomo in custodia. Henry, dopo che hai finito di leggere i diritti a questo tizio, bloccalo sul sedile posteriore dell’auto, e quando il camion della spazzatura se ne va, parcheggia lì, accanto al marciapiede. Io entrerò in banca.”
Pochi minuti dopo, dal sedile posteriore dell’auto della polizia, Cameron vide l’uomo della spazzatura dalla testa a cuneo con indosso la sua larga uniforme salire sul paraurti posteriore del camion in partenza. Sorrise a Cameron e si toccò la fronte con due dita. L’agente di borsa non si vedeva da nessuna parte.
“Ehi, Henry,” disse Cameron.
Il caporale Henry si girò dal sedile del guidatore per guardare Cameron attraverso la rete metallica. “Cosa?”
“Non si è accorto che non ho né la pistola, né i soldi?”
“Aspetti un secondo.” L’agente Henry cercò qualcosa nel taschino della camicia. “Ah, eccolo qui.” Lesse il biglietto, “Ha il diritto di restare in silenzio…”
Quel pomeriggio alla stazione di polizia, il detectiveFrank Wickersham sedeva al tavolo grigio di fronte a Cameron nella stanza degli interrogatori.
Wickersham lo guardò per un momento. “Dove sono i soldi, St. Lawrence?”
“L’agente Henry ha detto che avevo il diritto di restare in silenzio.”
Le sopracciglia pelose di Wickersham erano spesso in movimento, inarcandosi e abbassandosi come ali di pipistrello. “Cosa ne ha fatto della pistola?”
“Senta,” disse Cameron, appoggiando i gomiti sul tavolo di metallo. “Non ho nessuna pistola. Non ho rapinato io la banca, quindi non ho neppure il denaro.”
“Una dozzina di persone l’hanno vista correre fuori dalla banca con un sacco di soldi mentre agitava una pistola.” Le sopracciglia si appiattirono, incorniciando i suoi occhi scuri.
“Hanno visto un uomo che mi assomiglia correre fuori dalla banca. Il rapinatore della banca mi è venuto addosso, poi ha superato di corsa il bidone dei rifiuti. Cosa dicono i suoi testimoni al riguardo?”
“L’hanno vista inciampare sui suoi stessi piedi e cadere, poi I due uomini le sono saltati addosso.”
“Allora, cosa ho fatto, mi sono forse mangiato sia la pistola sia i soldi?”
“Deve averli lasciati a un complice.”
“Come avrei potuto farlo con quei due uomini addosso?”
“E’ proprio quello che le sto chiedendo.”
“Che cosa hanno detto l’uomo della spazzatura e l’agente di borsa?”
“Chi?”
“I due uomini che mi sono saltati addosso.”
“Oh, se n’erano andati quando sono arrivato sulla scena.”
Cameron si tirò indietro e incrociò le braccia sul petto. “Bè, sono loro le persone con cui deve parlare. Devono aver visto qualcosa. Senza la pistola e I soldi, non vedo come possiate accusarmi.”
“Abbiamo un testimone che può incastrarla per certo.”
“Chi?” Cameron si chinò in avanti.
“L’impiegata della banca che ha spaventato a morte.”
Un’ora dopo, il detective Wickersham interrogò l’impiegata della banca.
“E’ questo l’uomo che ha rapinato la banca, signoraMiller?” chiese il detective, facendo scivolare una foto segnaletica sul tavolo.
La donna guardò la foto. “No, a meno che gli sia cresciuta la barba e si sia messo le lenti a contatto blu dopo essere uscito dalla banca.” La signorina Miller, la cassiera della banca, aveva diciannove anni ed era piuttosto paffuta. Masticava una gomma e giocava con l’orecchino marrone che le pendeva dall’orecchio.
“Pensavo che avesse detto che indossava un passamontagna?”
“Infatti, ma potevo vedere la bocca, il labbro superiore e il naso attraverso il buco per la bocca, e aveva occhi scuri, quasi neri.”
Le spesse sopracciglia si unirono mentre il detective Wickersham si chinava in avanti. “Come sa che non aveva la barba sotto il passamontagna?”
“Poteva averla, ma il labbro superiore era completamente liscio. Quest’uomo nella foto ha la barba su tutto il viso e i baffi, a meno che non siano finti.” Spostò lo sguardo dalla foto segnaletica al detective.
Il detective scosse la testa.
“E i suoi occhi erano scuri.”