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Vampiri Gemelli. Amy BlankenshipЧитать онлайн книгу.

Vampiri Gemelli - Amy Blankenship


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Era pieno quando me l’hai tolto! A chi hai dato il mio drink ... e dov'è il mio? " biascicò Kyoko.

      "Ti sei già fatta quattro drink.” cercò d’imbrogliarla Amni.

      "Noooo! - piagnucolò Kyoko - Non me ne sono nemmeno accorta!” Spinse il bicchiere verso Amni. "Dammi un altro drink, così questa volta ci starò attenta.”

      "Allora cerca di ricordarti l’ultimo! - esclamò Amni, con durezza - Per te il bar è chiuso, stasera!”

      Kyoko gli sorrise in modo sexy. "Perché non fai il buono con me?”

      "Non tentarmi, Kyoko." rispose Amni. Ma di colpo si sentì addosso uno sguardo minaccioso. Alzò gli occhi azzurri e incontrò quelli di ebano del vampiro che si nascondeva nell’ombra.

      Hyakuhei si stava godendo la scena tra la donna e il barista, e i suoi occhi e il suo umore si facevano sempre più cupi di minuto in minuto. L'aveva osservata silenziosamente scrutare pe bene tutti i maschi del locale attraverso lo specchio del bar. Per chissà quale oscuro motivo dovette reprimere l’impulso di scatenare una tempesta e far fuggire tutti, per rimanere da solo con lei. Non voleva che qualcuno posasse gli occhi su quella ragazza.

      Questa cosa…queste sensazioni… lo turbavano.

      Il barista era un vampiro e la ragazza sembrava in buoni rapporti con lui. Hyakuhei scrutò per bene il ragazzo, mentre la ragazza continuava a parlargli. Era giovane; era ancora un bambino come vampiro, ma c’era qualcosa in lui che lo distingueva dagli stupidi mezzosangue che aveva incontrato in città. Si scrollò quel pensiero dalla mente: avrebbe riflettuto sul giovane vampiro più tardi.

      Il barista all'improvviso lo guardò dritto negli occhi. Lui sorrise e il giovane si bloccò sul posto, prima di cominciare a tremare visibilmente e distogliere lo sguardo. Ora capiva cos’aveva di diverso, quel giovane vampiro; non era una belva assetata di sangue, come la maggior parte dei mezzosangue. Hyahuhei si disse che forse non era nemmeno così giovane come sembrava.

      Scavò a fondo nella sua mente e vi trovò la traccia del suo stesso sangue…Tadamichi! Quindi, quel vampiro apparteneva a lui!. Chiuse gli occhi mentre i ricordi di Amni fluttuavano in lui ... quel giovane era stata la prima preda di Tadamichi ... quella che lo avevano guarito dalla sua solitudine. I suoi occhi si aprirono lentamente, Ora capiva perché il vampiro non faceva che guardarlo! In realtà pensava che lui fosse suo padre.

      Come mai lo confondeva col suo vero maestro? Non era capace di coglierne le differenze…o lui e suo fratello Tadamichi erano davvero così simili? Il suo divertimento raggiunse il massimo quando il giovane vampiro mise un altro drink davanti alla ragazza e lei ne bevve un sorso. La scena seguente gli fece davvero venire voglia di ridere.

      Amni portò via il bicchiere a Kyoko e lei gli lanciò un’occhiata furiosa. Poi lui armeggiò con le varie bottiglie per farle un nuovo drink ma, non appena la ragazza ebbe distolto lo sguardo, rapidamente le versò un bicchiere di una bevanda analcoolica al the…evidentemente la preferita della piccola umana ... The freddo Virgin Long Island.

      Dopo averle riempito il bicchiere, Amni decise di essere carino con lei e vi aggiunse una ciliegina e un piccolo ombrellino decorativo, poi glielo porse con gentilezza.

      Kyoko si voltò di nuovo verso Amni, poi guardò il bancone e il suo sguardo s’illuminò quando vide il drink. Prima di scolarselo si mise in bocca la ciliegina...e fu così conturbante in quel gesto che Amni deglutì, alla vista del gambo del frutto che finiva dentro le labbra carnose di Kyoko, che masticò per un po’ e poi depose il gambo sul bordo del bancone.

      "Che stai pensando?" chiese Kyoko, colpita dallo sguardo eccitato dell’amico.

      "Penso che non sei capace di baciare.” rispose Amni, cercando di rimanere impassibile.

      "E tu che ne sai?" borbottò Kyoko, che prese l’ombrellino e lo mise acanto al gambo della ciliegia. Poi si apprestò a scolarsi il bicchiere. Con fare malizioso puntò lo sguardo ammaliatore su Amni e lentamente cominciò a bere il suo drink, reclinando leggermente la testa all’indietro. Amni era così affascinato da quella vista che fu facile per Kyoko afferrare non vista l’ombrellino e cercare di infilzarglielo sul dorso della mano.

      Amni, per una volta, fu grato ai suoi rapidi riflessi da vampiro e scostò la mano in tempo. “Ti avevo detto che sei ubriaca.” la derise.

      "Non abbastanza! - ringhiò Kyoko - E la prossima volta che cerchi di rifilarmi un drink analcolico , almeno versami un ginger ale! E se non la smetti ti costringerò a pagare il mio conto, perché sono una cliente molto insoddisfatta!”

      "Mio dio, Kyoko! - scherzò Amni - Mi lascerai a secco. Non saprò come pagare l’affitto!”

      Kyoko sorrise maliziosamente. "Parlane con Yohji ... forse puoi concludere un accordo con lui."

      "Hai una vena perversa, lo sai?" mormorò Amni, abbassandosi su di lei per fissarla meglio negli occhi.

      Kyoko mise da parte la posa da vamp e si stampò sulla faccia un’espressione da angioletto. "Io?" Lo guardò in quei meravigliosi occhi blu e per un attimo le sembrò di affogarvi dentro.

      Amni lanciò un'occhiata alla folla urlante, perché di nuovo qualcuno stava schiamazzando. Si chinò su Kyoko e l’ammonì con durezza. Erano così vicini che Kyoko poté sentire il suo odore di colonia. "Cerca di non fare nulla di stupido finché non torno.” le sibilò, e schizzò in mezzo ai ragazzi che affollavano il locale, lasciandolo di nuovo sola.

      Hyakuhei si sistemò meglio sulla sedia, sentendosi un po' più calmo ora che il barista si era allontanato per servire gli altri clienti. Guardò la ragazza mezzo ubriaca al bar che si raccoglieva i capelli in una crocchia disordinata, prima di continuare a scrutare la popolazione maschile del locale nello specchio dietro al bancone. Per gli dei ... stava giocando con il fuoco e non se ne rendeva nemmeno conto!

      Si rese conto che le sue zanne si erano allungate al punto che quasi gli ferivano il labbro inferiore, e che il suo corpo rispondeva eccitato al gesto innocente ma provocante della fanciulla. Si sentiva come rapito da quel collo sottile e aggraziato…ma questa volta non era il suo sangue che lo chiamava, bensì il profumo della sua pelle. Si aggrappò al bordo del tavolo solo per guardarla meglio. Lo scricchiolio del legno e del metallo gli ricordò dov'era e cosa stava facendo.

      Si scostò stizzito dal tavolo e gli sembrò che la ragazza gli ammiccasse attraverso lo specchio. Si accigliò e si guardò intorno, e capì a chi era diretto il sorriso di Kyoko.

      S’infuriò a morte, quando vide che il giovane ventenne a cui Kyoko aveva sorriso e che stava sorridendo a sua volta, sicuramente ammaliato da quella bellezza dai capelli ramati. Hyakuhei ringhiò sommessamente. Guardò con immensa soddisfazione il bicchiere che il ragazzo aveva in mano andare in frantumi e ferirlo a sangue con le sue schegge acuminate.

      Il ragazzo fece un urlo e schizzò in piedi, dirigendosi di corsa verso il bagno con la mano piena di sangue. Hyakuhei sorrise soddisfatto ... ecco, adesso quello stronzo aveva smesso di farle la corte!

      Kyoko si accigliò e sospirò frustrata, quando il ragazzo che aveva catturato la sua attenzione nello specchio balzò improvvisamente in piedi e corse verso il bagno. Mise su un broncio talmente ostinato che Hyakuhei quasi scoppiò dal ridere. A quel punto Kyoko fece un altro sorso della bevanda analcolica che le aveva dato Amni, e decise di non guardare più nello specchio.

      Il suo sguardo, invece, si spostò sulla pista da ballo dove le luci lampeggiavano selvaggiamente. L'improvvisa voglia di unirsi a quella massa di corpi che si contorceva la sopraffece e scivolò giù dallo sgabello. Si appoggiò al bancone per ritrovare l’equilibrio, poi si diresse nel mezzo della sala con la chiara intenzione di rimorchiare qualcuno…uno qualunque.

      Si chiese se era così che si sentiva una gatta quando era in calore, ma poi diede la colpa di tutto all’alcool e alla dannata solitudine.

      L'atmosfera nel club cambiò improvvisamente, diventando più densa di potere oscuro. Kyoko non se ne accorse, perché l’alcool le aveva annebbiato i sensi. Se fosse stata lucida... avrebbe notato subito i quattro uomini molto sexy entrare nel club.


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